Descrizione
nell’agosto del 1952 kerouac iniziò la stesura di un poema in prosa che lo impegnò per circa due anni: sulle pagine di un piccolo taccuino che portava sempre con sé ha registrato annotazioni di viaggio, osservazioni, meditazioni sull’arte e sulla vita lungo un percorso attraverso l’america fino in messico e ritorno. riempì quindici quaderni e nel 1957 diede la sistemazione finale al testo in un dattiloscritto, pubblicato ora per la prima volta in italia: il “libro degli schizzi”. introdotto da uno scritto dello scultore e pittore george condo, questo volume offre uno sguardo all’interno di un periodo cruciale per la carriera letteraria di kerouac e conferma quanto del poeta della beat generation disse il suo amico ed white: “sapeva schizzare con le parole come fa un pittore con i colori”.
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