Descrizione
questo libro è una sorta di educazione sentimentale e sociale di un giornalista nell’italia delle due repubbliche, la prima e la seconda, anzi delle tre, perché in ogni riga è presente la prima di tutte, quella di salò. dalle fascinazioni mussoliniane dell’infanzia alla consapevolezza delle ragioni democratiche, il racconto è l’occasione per evocare gli umori profondi della destra italiana postfascista, le credenze, le fragilità e le illusioni di un’italia minore, perdente, anzi vinta, con l’intento di contribuire alla comprensione di un periodo che soltanto adesso si comincia a guardare col necessario distacco.
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